Cambiare gusto
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A Sheep in Zug, durante lo Swiss Wulle Festival[/caption] L'altro giorno stavo avvolgendo 3 matasse di Juno Fiber Arts Milly Sleek Singles che ho comprato a Brighton nel 2014. Sono 70% merino super wash e 30% seta. Lavorerò a maglia un Colour Affection durante le nostre prossime vacanze. Purtroppo Juno Fiber Arts non è più in attività: i colori erano fantastici e molto eleganti. Probabilmente li avrei acquistati anche adesso, dato che i colori sono così ricchi e profondi. Ma mentre lo stavo avvolgendo stavo riflettendo se, come oggi, fine marzo 2016, non avrei scelto qualcosa di diverso. In realtà mi chiedevo: perché mai avere un single comprato? Perché mai ho comprato merino e seta super wash??? Gli incubi di filati aggrovigliati mi perseguitano... Ho brutti ricordi di una meravigliosa merino e seta che diventava super mega disordinata mentre la lavoravo a maglia... In realtà solo a guardarla! Ho iniziato a riflettere sui miei gusti mutevoli, soprattutto al ritorno dall'Edinburgh Yarn Festival . Ho problemi a guardare i filati più maculati. Freschi, interessanti, divertenti, ma dopo un po' sono eccessivi: c'è troppo da fare nel reparto colore per fare attenzione alla fibra. Mi unisco anche al mio amico Enrico nella battaglia contro le fibre superwash. Capisco che sono più semplici da tingere, puoi lavare la maglia finale in lavatrice, ma preferirei lavorare una lana molto rustica che una fibra di plastica ricoperta. Sono troppo lucidi... E hai notato l'odore? Non è odore di pecora... Come dice la mia amica Alice sul nostro blog italiano , quello che mi piacerebbe vedere è più lana vera, di diverse razze ovine. E ad Edimburgo ho visto spuntare nuovi produttori, oltre alle macchioline e al super wash. Allevatori e pastori pronti a investire la loro vita salvando razze ovine rare che producono lana meravigliosa. Come dice Clara Parkes da secoli, il futuro è principalmente (e si spera) nelle razze. E tutte le diverse possibilità che le diverse lane possono offrire. Voglio vivere questo futuro!
A Sheep in Zug, durante lo Swiss Wulle Festival[/caption] L'altro giorno stavo avvolgendo 3 matasse di Juno Fiber Arts Milly Sleek Singles che ho comprato a Brighton nel 2014. Sono 70% merino super wash e 30% seta. Lavorerò a maglia un Colour Affection durante le nostre prossime vacanze. Purtroppo Juno Fiber Arts non è più in attività: i colori erano fantastici e molto eleganti. Probabilmente li avrei acquistati anche adesso, dato che i colori sono così ricchi e profondi. Ma mentre lo stavo avvolgendo stavo riflettendo se, come oggi, fine marzo 2016, non avrei scelto qualcosa di diverso. In realtà mi chiedevo: perché mai avere un single comprato? Perché mai ho comprato merino e seta super wash??? Gli incubi di filati aggrovigliati mi perseguitano... Ho brutti ricordi di una meravigliosa merino e seta che diventava super mega disordinata mentre la lavoravo a maglia... In realtà solo a guardarla! Ho iniziato a riflettere sui miei gusti mutevoli, soprattutto al ritorno dall'Edinburgh Yarn Festival . Ho problemi a guardare i filati più maculati. Freschi, interessanti, divertenti, ma dopo un po' sono eccessivi: c'è troppo da fare nel reparto colore per fare attenzione alla fibra. Mi unisco anche al mio amico Enrico nella battaglia contro le fibre superwash. Capisco che sono più semplici da tingere, puoi lavare la maglia finale in lavatrice, ma preferirei lavorare una lana molto rustica che una fibra di plastica ricoperta. Sono troppo lucidi... E hai notato l'odore? Non è odore di pecora... Come dice la mia amica Alice sul nostro blog italiano , quello che mi piacerebbe vedere è più lana vera, di diverse razze ovine. E ad Edimburgo ho visto spuntare nuovi produttori, oltre alle macchioline e al super wash. Allevatori e pastori pronti a investire la loro vita salvando razze ovine rare che producono lana meravigliosa. Come dice Clara Parkes da secoli, il futuro è principalmente (e si spera) nelle razze. E tutte le diverse possibilità che le diverse lane possono offrire. Voglio vivere questo futuro!
